Nel cuneese impegno dell’impresa familiare Canale Cavour nella piscicoltura sostenibile
Elisabetta Tufarelli | Mondo Agricolo | ottobre 2020
In Piemonte incontriamo l’imprenditore familiare Lucio Fariano, che conduce tre impianti di acquacoltura all’avanguardia nel cuneese e nel torinese.
“La nostra – spiega – è un’attività di famiglia. L’ha iniziata mio padre Carlo Alberto. Ci occupiamo di agricoltura da tre generazioni su circa 35 ettari, 100 giornate piemontesi, ma il nostro core business è l’allevamento delle trote”.
L’azienda conta tre strutture (di cui la principale a Centallo, CN), due delle quali alimentate da acqua sorgiva e l’altra da un torrente.
“Sono tutte situate nel raggio di una quarantina di chilometri. L’acqua sorgiva è l’ideale per i pesci – sottolinea – perché ha una temperatura costante, che varia tra i 10 e i 13 gradi, ed è perfetta per specie d’acqua fredda, come le trote”.
Nell’azienda agricola Canale Cavour se ne allevano tre specie. La trota Iridea, la più conosciuta in Italia, con carni apprezzate e di ottima qualità, il Salmerino e la Fario, destinata in maggior parte alla pesca sportiva.
“La Fario mediterranea, in particolare, è un ceppo autoctono che abbiamo recuperato e su cui abbiamo compiuto, in collaborazione con l’Università di Berna, studi genetici”.
L’impresa ha grande attenzione per l’ambiente e utilizza l’energia prodotta da pannelli fotovoltaici, proprio per ridurre al minimo le ricadute su di esso. Ma non solo.
Uno dei vantaggi di questo pesce è la sostenibilità del suo allevamento, che ha un impatto inferiore rispetto a quello di molte altre specie. La trota, inoltre, fa bene alla salute per le sue qualità nutrizionali e la sua digeribilità, che la rendono adatta anche alle fasce più sensibili dei consumatori. È poco costosa ed è positiva anche per il portafoglio.
“Controllo continuamente il livello di ossigeno, proprio per assicurare ai nostri clienti pesci sani e di ottima qualità. Il benessere e la salute delle nostre trote mi sta molto a cuore e seguo con attenzione tutte le fasi di allevamento”.
In azienda si pratica il cosiddetto ciclo completo: dalle uova agli avannotti, alle trotelle, per gli altri operatori della filiera, fino agli adulti.
“Consegniamo – precisa Lucio Fariano – trote vive, in tutto il Nord Italia, con i nostri automezzi dedicati ed appositamente attrezzati. Gli addetti sono esperti formati in maniera specifica per garantire il benessere durante il trasporto e la consegna nelle migliori condizioni. Il nostro compito di allevatori, infatti, non finisce con la produzione, ma ci preoccupiamo anche che le trote arrivino a destinazione nelle migliori condizioni possibili”.
I clienti principali sono gli impianti di pesca sportiva, i grossisti e gli altri allevatori, che acquistano principalmente avannotti.
“Con la pandemia e i conseguenti due mesi di fermo abbiamo avuto grossi problemi. La pesca sportiva aveva chiuso completamente, così come l’Ho.Re.Ca. che, però, non serviamo direttamente. Adesso finalmente s’inizia a lavorare bene, anche se ci sono ancora alcune trote vecchie, che ci ricordano il lockdown. Pensiamo, però, di ritornare alla situazione precovid già questo mese”.
Tra i progetti futuri di Lucio Fariano la selezione genetica di ceppi di trote resistenti alle malattie e una ristrutturazione dell’allevamento con maggiore attenzione all’automatizzazione di alcuni processi.
Attenzione all’ambiente e utilizzo dell’energia di pannelli fotovoltaici