Acquacoltura Giovane
Lavorare in un’azienda mangimistica specializzata in acquacoltura è un po’ come stare in cucina e dedicarsi a una nuova ricetta. Affinché riesca bene, dobbiamo prima di tutto selezionare i giusti ingredienti da mettere in pentola, amalgamarli sapientemente e tenere sempre presente che il risultato finale deve contenere valore nutritivo bilanciato. Un po’ quello che succede all’interno dei laboratori di Naturalleva, marchio dell’azienda veronese VRM Srl specializzato nella produzione e commercializzazione in Europa, Africa e Asia di alimenti per le principali specie ittiche, sia marine che d’acqua dolce. A lavorarci, fra gli altri, due giovani professionisti trentenni: Mirco Perbellini e Simone Grigolo.
Mirco Perbellini si occupa del controllo delle materie prime in ingresso, con un occhio attento all’aspetto qualitativo. Ciò implica garantire la loro integrità all’arrivo ed effettuare analisi chimiche sul campione in entrata. «Effettuo dei campionamenti sulle materie prime in ingresso, in punti diversi del camion, mescolandoli tra loro, per ottenere un campione rappresentativo. Le analisi rapide mi diranno se la materia prima rispecchia gli standard qualitativi aziendali. All’accettazione delle materie prime, seguono poi altre analisi che utilizziamo per determinare diversi parametri anche con l’impiego di strumentazione complessa. Il fine ultimo è quello di raccogliere più informazioni possibili in relazione a quello che stiamo accogliendo. La materia prima deve corrispondere a rigidi parametri del capitolato, così da minimizzare i rischi». Un lavoro che si può tradurre come “risposta alle aspettative”: da materie prime di qualità, infatti, ci si aspetta di ottenere diete ad hoc altrettanto valide per il benessere e soddisfacimento delle richieste nutrizionali di ogni specie, performance di crescita elevata e buona digeribilità.
Simone Grigolo, invece, ricopre un ruolo consequenziale: «In azienda affianco la produzione. Il mio compito è quello di monitorare che il mangime rispetti tutte le caratteristiche chimico-fisiche e rispecchi gli aspetti nutrizionali necessari, affinché il pesce possa crescere bene, in tutte le fasi della vita. Il prodotto deve corrispondere in toto alle richieste nutrizionali del pesce e agli standard qualitativi a cui aspiriamo. Il team ha la possibilità di toccare con mano il risultato del lavoro quotidiano grazie agli allevamenti di orate e branzini del gruppo, che ci consentono di valutare le prestazioni. Siamo quindi senza dubbio parte di un sistema più grande, la filiera: garanzia di un controllo completo del processo che va dal produttore e arriva al consumatore; con l’ambizione di soddisfare il crescente fabbisogno alimentare attraverso la creazione di proteine animali di prima qualità», spiega il giovane responsabile di laboratorio.
Per entrambi, una spiccata vocazione alle materie scientifiche, studi approfonditi in chimica (laurea per il primo, diploma di perito per il secondo), la scoperta di un settore pieno di prospettive e l’ingresso in un’azienda alle prese con un forte ricambio generazionale: «Sono sempre stato affascinato dalla scienza e dalla sua modalità di procedere, al fine di raggiungere una conoscenza affidabile, verificabile, verso standard di produzione qualitativamente elevati. Ciò che prima per me era solo teoria, oggi lo applico quotidianamente, in maniera oggettiva. In un contesto giovane e dinamico, composto da moltissimi under 40», rivela Grigolo. Opportunità che si tramutano anche in sviluppo di carriera: «Naturalleva mi ha permesso di inserirmi in un settore con ampia possibilità di crescita, in un ambiente che vanta un laboratorio interno all’avanguardia, oltre che alla possibilità di confronto quotidiano con laboratori esterni accreditati, nell’ottica di un miglioramento continuo del processo di verifica. Nella mangimistica per i pesci vi sono grandi possibilità di sviluppo, verso l’implementazione di nuovi metodi di analisi. Lavoro ogni giorno nell’ottica di raggiungere alti standard qualitativi, basando su analisi e la ricerca la mia attività professionale », specifica Perbellini.
Foto Copertina @Naturalleva