Verona – 3 ottobre 2024
Verona – 23 settembre 2024 – Sostenibilità e Resistenza alle patologie dei pesci: I Risultati del Progetto SUPERTROUT contro la Lattococcosi
Il pomeriggio del 3 ottobre 2024, dalle ore 14.00, presso la sede dell’API (Via del Perlar, 37/A – Verona), con un evento di formazione ed aggiornamento che prevede sia la partecipazione in presenza che da remoto verranno presentati i principali risultati del progetto SUPERTROUT, finanziato nell’ambito del programma PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area) il cui obiettivo è stato quello di migliorare la sostenibilità e la redditività dei piccoli impianti di troticoltura, concentrandosi sulla gestione efficace della lattococcosi. Questo obiettivo ha coinvolto diverse istituzioni di ricerca e allevatori provenienti dai principali Paesi produttori di trota del Mediterraneo: Italia (con l’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta come capofila, l’Università di Udine e l’Azienda Agricola Canali Cavour), Spagna (Università Complutense di Madrid-VISAVET), Turchia (Karadeniz Technical University) e Grecia (ELDO-DIMITRA). Il progetto ha adottato una strategia innovativa basata su due assi principali: la selezione di pesci resistenti tramite marker genetici e genomici, e lo sviluppo di un vaccino da somministrare per immersione.
Un aspetto chiave dello studio ha riguardato la genetica dell’ospite, valutata in diversi focolai naturali selezionati nei paesi partecipanti. Sono emersi polimorfismi del complesso maggiore di istocompatibilità associati in modo statisticamente significativo alla resistenza della trota alla lattococcosi. Nei focolai italiani, sono state inoltre osservate differenze nella risposta immunitaria tra soggetti sintomatici e asintomatici, risultati confermati anche tramite infezioni sperimentali di soggetti portatori e non di una mutazione associata alla resistenza, già individuata in studi precedenti.
Lo sviluppo del vaccino, basato su subunità proteiche, ha impiegato tecniche avanzate di vaccinologia inversa per selezionare porzioni del patogeno in grado di generare una risposta anticorpale cross-protettiva per le due specie batteriche coinvolte. Parallelamente, è stato condotto uno studio dettagliato del patogeno, che ha rivelato un’elevata prevalenza di Lactococcus petauri (precedentemente identificato come Lactococcus garvieae) nell’area Mediterranea. Questo evidenzia che la lattococcosi può essere causata da entrambe le specie batteriche, che provocano sintomi identici. Inoltre, recenti studi indicano anche Lactococcus formosensis come possibile agente patogeno della malattia. È significativo notare che le tecniche diagnostiche biochimiche e biomolecolari convenzionali si sono dimostrate inefficaci nel discriminare tra queste tre specie. Per risolvere questo problema, è stato sviluppato un nuovo metodo, che ha permesso di riclassificare correttamente ceppi erroneamente identificati come L. garvieae.
La valutazione della resistenza agli antibiotici è stata un altro punto centrale del progetto. Poiché la gestione della malattia richiede l’uso di antibiotici, spesso inefficaci a causa di sintomi precoci come l’anoressia, sono stati testati 12 antibiotici per valutare la resistenza microbica. I risultati indicano che il 93,8% degli isolati è resistente all’acido oxolinico, seguito da flumechina (91,3%), streptomicina (88,8%), kanamicina (72,5%) e neomicina (66,3%). Lo studio ha inoltre esaminato i geni di resistenza antimicrobica (ARGs).
Un pacchetto di lavoro specifico ha valutato l’efficacia di accoppiamenti mirati che producono prole con tassi di sopravvivenza più elevati e minori deformità larvali.
I risultati ottenuti sono promettenti, fornendo nuove opportunità per una diagnosi eziologica precisa e per l’applicazione di misure di controllo più efficaci nella gestione dei focolai di lattococcosi.
Per partecipare alla giornata di formazione è necessario inviare una conferma alla Segreteria organizzativa a [email protected] indicando il nome, cognome, l’azienda ed il numero di cellulare entro e non oltre lunedì 30 settembre 2024.
A tutti i partecipanti sarà consegnato l’Attestato di Partecipazione.
Foto Copertina @API